Dolore pelvico

Fai un breve test per sapere come sta il tuo pavimento pelvico

VULVODINIA E VESTIBULITE VULVARE
La vulvodinia è un dolore diffuso alla regione vulvare con possibile irradiazione perineale, spontaneo o provocato, descritto come puntura di spillo, bruciore, formicolio, scossa.
È caratterizzata da un progressivo viraggio del dolore da nocicettivo (un dolore ‘protettivo’, generalmente causato da un’infezione) a neuropatico (anche se la causa del dolore è passata, permane il sintomo).
È un disturbo cronico (dura da almeno 3 mesi) e molto complesso che colpisce i genitali esterni femminili (la vulva). È una sindrome neuropatica, cioè che causa forte infiammazione e sofferenza dei nervi dell’area genitale e pelvica.
Coinvolge sia la mucosa del vestibolo vaginale (spesso c’è eritema e sensazione di “taglietti”) sia la muscolatura profonda del pavimento pelvico che risponde con un ipertono, e va quindi a creare un circolo vizioso di dolore e disfunzioni a 360 gradi che spesso interessano sia il comparto urologico, ginecologico e proctologico.
Talvolta i sintomi sono simili a infezioni delle vie urinarie: urgenza minzionale, bruciore minzionale, peso sovrapubico (senza batteri nelle urine).
È una malattia fisica, non mentale
Ne soffre il 15% delle donne
Mediamente diagnosticata dopo 4 anni di sofferenza, trattata sempre come infezione vaginale o cistite ricorrente (o addirittura come malattia mentale)
Per la diagnosi corretta è necessario un semplice cotton fioc, praticando lo SWAB TEST
La vestibulite vulvare ha principalmente 3 sintomi:
1. Dolore ai rapporti sessuali (soprattutto alla penetrazione)
2. Tender points: punti circoscritti di dolore quando si effettua una pressione con il cotton fioc sul vestibolo
3. Eritema vestibolare/vulvare (rossore con sensazione di taglietti)
Altri sintomi: bruciore, secchezza, gonfiore, urgenza minzionale, difficoltà ad andare in bicicletta, dolore allo sfregamento…)
MOLTEPLICI CAUSE DI VESTIBULITE VULVARE
• INFETTIVE (Candida, Herpes, E.Coli, HPV, Gardnerella)
• MECCANICHE (Dolore durante i rapporti sessuali)
• CHIRURGICHE (episiotomia, interventi per condilomatosi ecc)
• CHIMICHE (detergenti intimi, urine infette, creme antimicotiche ecc)
• ORMONALI (ipoestrogenismo per fase premestruale, menopausa, allattamento)
• NEUROGENE (stress)
• MUSCOLARI (ipertono aggravato da cistiti, vaginiti..)

Raccomandazioni in caso di dolore pelvico:
Ridurre al minimo l’esposizione a sostanze irritanti da contatto nei prodotti di uso quotidiano (ad esempio la scelta e l’utilizzo dei detergenti intimi oppure il prolungato e inappropriato uso di creme o ovuli per infezioni vaginali, candidosi ecc.).
Rivolgersi a un’ostetrica specializzata in dolore pelvico cronico per effettuare terapie personalizzate al fine di stare meglio e interrompere il circolo vizioso del dolore
La vulvodinia la causa più frequente di dispareunia introitale cronica in età fertile. Patologia spesso misconosciuta e sottovalutata dagli specialisti di riferimento, in primis i ginecologi, che il più delle volte la etichettano come sintomo derivante da conversione isterica o da profondo disagio psicologico.

DISPAREUNIA
La dispareunia è un persistente o ricorrente dolore genitale durante i rapporti sessuali. Può essere introitale (cioè si sente dolore al momento della penetrazione) o profonda. Varia per intensità del dolore (dal fastidio all’impossibilità di portare avanti il rapporto sessuale) e per la durata del dolore (solo nel momento dell’atto sessuale oppure può perdurare anche 2-3 giorni). Generalmente la causa è l’ipertono del pavimento pelvico (che a sua volta può essere la conseguenza di una patologia infiammatoria). Ogni intervento eseguito sui genitali femminili può essere causa di dispareunia (chirurgia per prolasso, mutilazioni genitali femminili, modifiche estetiche, episiotomia).
La più comune causa di dispareunia in età fertile è la VULVODINIA con una prevalenza: > 10% delle donne La più comune causa di dispareunia in post menopausa è la: ATROFIA DELLE MUCOSE VULVOVAGINALI con prevalenza: > 20% delle donne
Una visita adeguata praticata da un’ostetrica specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico è finalizzata a riconoscere la “mappa del dolore” quantizzando l’intensità del medesimo in ogni punto e consente di completare la diagnosi e di definire l’etiologia, la prognosi e la terapia del dolore pelvico.
VAGINISMO
Il vaginismo è una contrattura involontaria dei muscoli che circondano l’introito vaginale tale da impedire la penetrazione nei rapporti sessuali. Le donne affette da questa disfunzione in genere presentano anche una fobia del coito, ossia il terrore della penetrazione, di varia intensità. È una patologia diversa dalla dispareunia. Il vaginismo quindi è un disturbo sessuale che si manifesta sia a livello fisico-psicosomatico, sia a livello psicologico ed emotivo. Sul versante corporeo il disturbo consiste in una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli del perineo, della vulva, dell’orifizio vaginale tale da impedire la penetrazione necessaria al coito e spesso anche durante l’esame ginecologico. Sul versante psicologico si riscontra un vissuto fobico e di evitamento nei confronti dell’atto penetrativo.
SINDROME DELLA VESCICA DOLOROSA
La sindrome della vescica dolorosa è uno stato doloroso cronico della vescica caratterizzato da dolore accentuato dal riempimento vescicale e alleviato per un breve lasso di tempo dopo la minzione, con conseguente pollachiuria (bisogno di urinare spesso, più di 8 volte al giorno). La caratteristica principale è quella di una costante sensazione di urgenza minzionale, come se si soffrisse di cistite (e spesso viene trattata come tale, ma erroneamente). Tuttavia, nei vari casi non viene provata la presenza di un’effettiva infezione in corso. Interessa prevalentemente il sesso femminile rispetto al sesso maschile con rapporto 8-9:1 e può compromettere in modo significativo la qualità di vita delle pazienti affette.